La Fibromialgia

Definizione

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore generalizzato, a volte grave, indolenzimento muscolare e tendineo, rigidità muscolare, affaticamento, offuscamento mentale, riduzione o disturbi del sonno, ansia e sintomi somatici aspecifici. Spesso è presente una vera e propria depressione e i pazienti, più frequentemente donne (il rapporto donne/uomini è circa 7/1), provano un’intensa sofferenza che non è determinata solamente dal sintomo doloroso che provano. Può essere associata ad altre patologie come l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico, ma questa associazione non è costante.

Questa condizione può essere debilitante per molti, rendendo difficile la gestione delle attività quotidiane.

Diagnosi

La diagnosi di fibromialgia è puramente clinica e va sospettata in presenza di dolore diffuso (articolare e non articolare) da almeno tre mesi associato ad astenia e sintomi somatici come ad esempio il colon irritabile, in assenza di altre possibili cause che giustifichino il quadro sindromico; gli esami, infatti, sono spesso negativi o non dirimenti. I pazienti possono inoltre soffrire di emicrania, cefalea tensiva, cistite interstiziale e insonnia.

Essendo fondamentalmente una diagnosi di esclusione, sospettata sulla base del quadro clinico e non suffragata da esami che la provano con certezza, viene spesso riconosciuta tardivamente e per diverso tempo il paziente può trovarsi a soffrire di un dolore generalizzato che non comprende e che spesso lo porta a fare un eccessivo di farmaci comunemente utilizzati per il trattamento del dolore, come gli antinfiammatori.

Un metodo diagnostico complementare utilizzato per confermare il sospetto diagnostico di fibromialgia è la digitopressione dei tender points, punti particolarmente dolorosi in questi pazienti. Tuttavia, questa tecnica, difficile da praticare correttamente da parte di medici non esperti, è spesso utilizzata dallo specialista, ma non è attualmente considerata determinante ai fini della diagnosi. Inoltre, i pazienti affetti da fibromialgia possono essere sensibili solo ad alcuni punti e pertanto il loro utilizzo non è facilmente standardizzabile.

Cause

Le cause specifiche della fibromialgia non sono ancora completamente comprese. Le maggiori evidenze cliniche depongono per un disturbo specifico della sensibilità dolorosa, ma un’alterazione dello stadio 4 del sonno, così come uno stress emotivo possono contribuire all’insorgenza di questa sindrome. Non si possono infine escludere infezioni virali o sistemiche come possibili cause, ma le terapie specifiche per queste patologie sono generalmente risultate inefficaci.

Terapia

L’approccio terapeutico alla fibromialgia è multidimensionale e va personalizzato in base ai sintomi specifici di ogni paziente. Questo può includere una varietà di opzioni di trattamento, tra cui terapia farmacologica (ad es. antinfiammatori, antidepressivi triciclici, ansiolitici), fisioterapia ed esercizio fisico, psicoterapia, gestione dello stress e agopuntura. Il trattamento più efficace è spesso una combinazione di queste opzioni, personalizzata per le esigenze specifiche del paziente.

Prognosi

La fibromialgiaè generalmente un’affezione cronica, ma può regredire spontaneamente riducendo lo stress, così come ripetersi a intervalli frequenti. Generalmente, i pazienti che hanno una prognosi migliore sono coloro che seguono un percorso di cura completo, che prenda in considerazione ogni aspetto della sindrome. È importante ricordare che, anche se la fibromialgia è una condizione cronica, è possibile gestire i sintomi e condurre una vita piena e attiva.

Curiosità

Molti pazienti affetti da fibromialgia sono dei perfezionisti o hanno una personalità di tipo A, cioè sono persone che orientate verso il raggiungimento dei propri obiettivi a tutti i costi e hanno una radicata indole competitiva.

Dottor Stefano Marino

Medico Generalista

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